CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO E ALTRI CASI SIMILI: LA VERITA’ SU COME IL GRANDE EDITORE CREA IL BEST SELLER

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Perché spessissimo i libri spacciati per best seller sono da gettare nella pattumiera?

Ricercando tra ipermercati e bookstore in rete, sempre più spesso ci si trova di fronte a messaggi che cercano di convincerci ad acquistare libri sulla base di affermazioni del tipo: ”Un successo travolgente” o“Il fenomeno editoriale dell’anno”, trasmettendo l’idea chiara che si tratta di testi di valore.

Avrete notato che il messaggio è semplice, affilato, diretto, e penetra subito nella mente di chi vorrebbe un libro interessante e bello; e allora molto probabilmente lo acquista e torna a casa con la speranza di leggere qualcosa che doni un’evasione di qualità. Se molti lo hanno acquistato, ci sarà un motivo, pensa E questo motivo deve essere: è un libro appassionante. L’acquirente ne è sicuro; o meglio spera che sia così.

Ma con grande disappunto, dopo un po’ si accorge che ciò che ha in mano non è ciò che gli era stato promesso e per cui ha pagato una cifra non indifferente.

PERCHE?

SFATIAMO UN LUOGO COMUNE

E’ ora di sfatare un luogo comune e dire la verità riguardo a ciò che sta accadendo all’editoria, al cinema, alla TV, e all’arte in genere: NON E’ AFFATTO VERO che se non scrivi di sesso o violenza (o di vampiri & Co., ultimamente) non vendi. Ci sono molti autori, americani in particolare, ma anche inglesi, che concentrano tutto sulla storia, thriller, spy story, ecc. che vendono milioni di copie e sono essenzialmente privi di parolacce, scene piccanti o violente.

NON E’ AFFATTO VERO che se non introduci in un film scene di sesso o violente non fai cassetta. Si tratta dell’ennesima sciocchezza che i media ci propinano da tempo, addossando la colpa a chi non ce l’ha, cioè l’utente finale. Negli anni sono usciti molti bellissimi film che hanno vinto diversi Oscar (un esempio per tutti: Il Discorso del Re, ma ne potrei citare a decine) e non vi era alcuna scena di violenza, sesso & Co.

Fate attenzione a quello che è successo alla TV e alla musica: direste che il livello dei programmi o quello della musica che ascoltate alla radio  si è elevato negli anni?

reality shows Vedete programmi belli, divertenti alla TV? O vedete tanta spazzatura? Gente che litiga, reality show dedicati ai disabili mentali che li guardano, scene piccanti e stupidità totale, talk show spacciati come giornalismo con un livello intellettuale da cerebroleso, fiction sempre uguali che si concentrano su argomenti visti e stravisti, musiche alla radio commerciali e spesso copiature una dell’altra…

Siete contenti di aver pagato il prezzo del biglietto del film che siete andati a vedere al cinema o sempre più spesso siete rimasti delusi e avete pensato di aver buttato al vento tempo e denaro?

E se siamo rimasti delusi, perché andiamo al cinema a vedere queste cose? Siamo forse masochisti? Siamo forse così poco intelligenti da utilizzare ore preziose della nostra vita di fronte alla TV per poi costantemente pensare che abbiamo solo buttato via tempo per cose inutili?

Siamo davvero soddisfatti dei libri che leggiamo? O buona parte di essi ci delude? E allora perché compriamo libri?

LA VERITA’ SU QUESTO FENOMENO APPARENTEMENTE ASSURDO

Come si spiega questo circolo vizioso? I produttori del mondo dei media (libri compresi) e chi ci lavora affermano che producono questo tipo di opere perché la gente vuole queste cose.

Questa, consentitemelo, è una vera menzogna, un inganno, che potete comprendere perfettamente dal fatto che un libro che a voi è sembrato deludente in copertina viene descritto come “straordinario, fantastico, coinvolgente…”, ecc., gli aggettivi si sprecano.

La stragrande parte del pubblico definisce la TV, buona parte del cinema e della musica di questi ultimi anni che sentiamo alla radio, di qualità scadente. A loro non piace. A noi non piace. Eppure ci dicono che noi vogliamo queste cose. E ci dicono che le fanno perché il pubblico le guarda e le richiede. A noi non piacciono ma ci dicono che invece a noi piacciono così tanto da decretarne il successo.

Non è vero.

DUE MOTIVI FONDAMENTALI

Ci sono fondamentalmente due motivi dietro questo scadimento artistico a tutti i livelli che dagli anni’70-80 del secolo scorso è progressivamente degenerato: il primo è IL DENARO.

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Per capire meglio questo aspetto vorrei raccontarvi un aneddoto: anni addietro ebbi l’occasione di parlare con uno dei più importanti personaggi di Mediaset, lui stesso era giornalista e possedeva la rete TV che era divenuta Mediaset.

Mi aveva convocato perché erano piaciuti alcuni progetti che avevo sottoposto; durante la conversazione emerse il discorso dello scadimento qualitativo e con l’amaro in bocca, mi spiegò che anche se lui era uno dei due proprietari (l’altro era Berlusconi), era costretto ad inchinarsi a un sistema diabolico per cui si hanno dei picchi di audience quando si fa leva sui più bassi istinti dell’uomo. Questo portava a un innalzamento immediato delle vendite di spot pubblicitari. Ogni programma doveva avere in mente prima di ogni cosa questo obbiettivo. Egli mi confessò con tristezza (era un uomo davvero colto e intelligente) che era colpa loro se si stavano abbassando i livelli morali della società, perché raggiungendo milioni di persone e mandando in onda continuamente sciocchezze e spettacoli a volte degradanti, si creavano le basi per uno svilimento dell’individuo, per un pensiero materialistico e corrotto.

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Immagini di una tristezza unica: la TV come diseducazione

Ecco perché alcuni VIP sono costantemente ospiti in TV, nel momento in cui cominciano a lanciare le loro invettive, a litigare, a dire parolacce, l’audience si alza improvvisamente: il telespettatore facendo zapping incontra due persone che litigano e si chiede: che sta succedendo? Per poi cambiare canale quando si riprende e si accorge tristemente che ha perso tempo prezioso per vedere una scena poco edificante.atlanta-cnn-center_1617_600x450

E lo spot che va in onda poco dopo costerà parecchi milioni in più a causa dell’impennata dell’audience: tutto questo è organizzato dai pubblicitari con largo anticipo, ed è completamente programmato: il produttore sceglie gli ospiti della trasmissione pensando a cosa potrebbe accadere tra loro e fregandosi le mani pensando a quanto guadagnerà per questo. Spessissimo, inoltre, la TV inventa di sana pianta storie ridicole e lacrimevoli (smascherate ormai parecchie volte…), o creando situazioni che fanno leva sui sentimenti umanissimi del telespettatore, altre volte si creano format per i talk show del pomeriggio, intervistando persone che hanno subito lutti, eventi criminosi, ecc.

tvQuesto fanno i media con la pretesa di fare informazione, di dire la verità.

Continuando con il personaggio citato prima, egli mi confessò che purtroppo in questo sistema anche chi è proprietario di una rete televisiva, o di una casa di produzione cinematografica, o di un grosso gruppo editoriale, è schiavo di questa macchina terribile che distrugge i cervelli e cauterizza le coscienze, abbassando e in molti casi annullando i valori morali di riferimento che ci rendono umani.

Se pensiamo alla potenza di Internet e a tutto il garbage (spazzatura) che scorre nelle linee ad alta velocità e giunge ai nostri monitor, se si pensa alla violenza assurda che si vede nei videogiochi, al cinema e in TV, si può avere una piccola idea della potenza che i media hanno: il risultato lo leggiamo nella cronaca nera dei giornali, ogni giorno.

In ambito scientifico anglofono questo effetto è denominato GIGO, acronimo di garbage in – garbage out, ovvero se metti nella tua mente della spazzatura ne uscirà spazzatura, se vedi spesso violenza e sesso ne sarai talmente influenzato che le tue azioni si orienteranno a pensieri e, in seguito, a comportamenti simili.

garbageingarbageout E’ chiaro che a nessuno di noi verrà in mente di uccidere qualcuno perché lo vediamo costantemente nel nostro serial preferito, ma le indagini dei ricercatori hanno dimostrato che non è così: i nostri comportamenti col tempo verranno influenzati da quello che vediamo con regolarità. Diventeremo sempre più egoisti, più materialisti, più irascibili, e la realtà purtroppo ci dimostra che quello che noi pensiamo di non essere né diventare mai, qualcuno invece nel tempo lo diventa.

Se ci nutriamo di spazzatura, adotteremo pensieri e comportamenti spazzatura, garbage in – garbage out.

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LA TRAPPOLA

In pratica, tornando al nostro discorso, non è che la gente desideri leggere libri stupidi, o pieni di violenza e sesso a scapito della storia, il fatto è che l’essere umano è quello che è, e violenza e sesso innalzano lì per lì l’interesse. Per sfruttare questo, nonostante le stesse persone considerino libri di questo genere di infima qualità o sciocchezze, anche per come sono scritti, molti cadono nella rete e li comprano: è un terribile trucco di marketing che le agenzie di comunicazione dei grossi gruppi editoriali e i produttori cinematografici/televisivi conoscono perfettamente.

Seguendo il trend, siccome i nostri sono tempi non di sperimentazione artistica, ma di crisi, i produttori del mondo dei media sfruttano solo i filoni che sanno innalzare immediatamente il picco di interesse, continuano a seguire per anni solo ed esclusivamente i modelli che hanno già fatto vendere, anche se poco, ma sono comunque modelli di guadagno sicuro. Ecco perché per es. la tv ha sciroppato al pubblico anni di reality show del peggior degrado culturale ed umano possibile. Ecco perché alla radio sentite sempre lo stesso tipo di canzoni e al cinema raramente trovate qualcosa di veramente originale e bello.

I signori dei media sono in grado di creare facilmente un successo iniziale virtuale, per es. scrivono sulle bandelle di un libro che ha venduto tantissimo, è un successo, ecc. ma la realtà è che in molti casi si rivelano libri mediocri e quando uno lo ha letto si chiede perché l’abbia acquistato. La pressione mediatica e le tecniche di comunicazione sono così efficaci che alla fine questi libri vendono. Infatti i grossi gruppi editoriali stampano diciamo tremila copie di detto libro, e lo mettono nei primi posti (che hanno acquistato pagandoli, cosa che gli altri editori non possono permettersi) negli ipermercati e nei bookstore, trasmettendo l’idea che quel libro sta vendendo tantissimo e per fare questo ne espongono diciamo una ventina, uno sull’altro, magari in posizioni accattivanti, ammiccanti. Fateci caso, la prossima volta che vi recate in un grosso centro commerciale: quelli che vedete esposti sono esclusivamente i libri di uno o due dei maggiori gruppi editoriali.

E’ in atto una strategia da parte di questi ultimi, per eliminare fisicamente i concorrenti acquisendo gli altri grandi editori o distributori nazionali: Messaggerie sta acquisendo PDE, Mondadori sta facendo lo stesso con Rizzoli, ecc.). Questa politica spregiudicata è portata avanti insieme all’acquisto dei posti migliori e più visibili di esposizione in librerie della propria catena e delle altre non di proprietà, così che i piccoli editori (ma anche i medi, comunque tutti quelli che non fanno parte di questi grossi gruppi editoriali) vengono fisicamente eliminati dalle librerie. Addirittura si registra una difficoltà da parte dei clienti che chiedono testi che non rientrano tra i preferiti di detti gruppi, nell’ordinarli: i librai affermano che è difficile ottenerli, fanno attendere il cliente per settimane, e alla fine esso rinuncia all’acquisto o compra un altro libro.

Certo, c’è una soluzione: basta andare in una libreria che non è ancora schiava di questo sistema, oppure ordinarli in rete, dove costano meno e in due giorni ve li consegnano direttamente a casa.

Tornando ai nostri libri esposti, a questo punto se un potenziale lettore legge sulla bandella che quel libro è straordinario, evocativo, esaltante, ecc., il gioco è fatto, il libro andrà a ruba.

Tutto quello di cui abbiamo parlato si applica perfettamente anche al cinema: ho diversi amici registi, alcuni dei quali girano il mondo per lavoro e tutti mi hanno confermato che il mondo del cinema, così apparentemente scintillante e affascinante è invece spietato e terribile e agisce esattamente come vi ho descritto. A dire il vero è molto peggio ma come vedremo più avanti non ne posso parlare qui.

CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIORE

Solo come esempio, date un’occhiata su internet a un libro che trovate in tutte le librerie e che è definito un successo mondiale: Cinquanta Sfumature di Grigio, uscito in tre volumi. di cui addirittura è stato tratto il film, che secondo i media (sempre di proprietà del gruppo che hanno pubblicato il libro) ha “sbancato il botteghino”, e quindi “deve essere un film bellissimo, apprezzato da chi ha felicemente pagato il biglietto per vederlo.

Date un’occhiata anche alle recensioni del film che la dice lunga sulla qualità del racconto.

Dopo aver cercato in rete il libro e averne letto la descrizione commerciale (il libro che ha conquistato milioni di lettrici in tutto il mondo, (…) un capolavoro della letteratura erotica, ecc.) provate leggere le recensioni di chi l’ha letto davvero e trovate le più colorite espressioni di disapprovazione letteraria.

Ma fate questo non nella prima pagina delle recensioni dove gli editori fanno scrivere a compiacenti collaboratori anche critiche positive; e le fanno inserire sempre per prime e gradualmente anche tra quelle successive negative in modo da stemperare un po’ il tono negativo generale. Andate alle pagine successive e troverete le recensioni scritte dai veri lettori.

Anche questo non lo sapevate, vero? Purtroppo vi sto dicendo la realtà dell’editoria, e lo so perché lavoro in questo settore ma odio e combatto questi meccanismi. Anche io, ben inteso, chiedo ogni tanto ai lettori di mettere recensioni ai miei libri sui siti di vendita in rete, ma lascio fare a loro, non scrivo recensioni fittizie, e a volte i lettori scrivono anche critiche, che se sono sane fanno solo bene.

Ad ogni modo, nel libro (e nel film) in questione le lettrici, a parte alcuni casi, è da riconoscere, non sono state affatto conquistate dalla trama e dalle descrizioni del romanzo, ma sono state deluse dalla piattezza e dalla stupidità intrinseca di un libro la cui storia è davvero improbabile e inconsistente. Da quello che si legge in rete e nelle recensioni dei vari siti di vendita, la stragrande maggioranza delle lettrici (pochi lettori uomini lo hanno letto) afferma che non valga nulla e molte aggiungono di essere dispiaciute di aver speso denaro per una cosa del genere. Esse affermano che hanno acquistato anche gli altri due libri che compongono il testo completo non perché fossero state soddisfatte del primo ma perché erano state a tal punto convinte dalle recensioni sulla copertina e dai comunicati stampa dell’editore sulle riviste settimanali di moda e femminili (che fanno parte sempre dello stesso gruppo editoriale), che li avevano letti tutti, rimanendo ancora più deluse. Ciò che hanno scritto è che speravano ardentemente di trovare negli altri due libri ciò che l’editore prometteva, ma alla fine non vi era nulla di quello che volevano, uno scrigno che doveva essere pieno di gioielli di valore e si è invece rivelato desolantemente vuoto.

La stessa cosa mi è stata confermata da una collega scrittrice e dalla responsabile di uno dei più importanti bookstore locali che lo hanno letto. Idem per il film tratto dal romanzo. Beninteso, non si tratta certo di invidia, apprezzo molto vari altri scrittori, che tra l’altro hanno venduto molto, molto di più, era solo per fare un esempio, poiché lo stesso procedimento si applica a gran parte dei libri distribuiti dai grossi gruppi editoriali.

MOLTO SPESSO NON E’ IL PUBBLICO A CREARE IL BEST SELLER MA L’EDITORE

Non è che sia il pubblico con il passaparola e l’entusiasmo a convincere l’editore a stamparne milioni di copie, se non in casi effettivamente piuttosto rari;  è invece vero il contrario. Molti grossi editori, infatti, ingannano il pubblico affermando che il romanzo è un capolavoro e che la storia “(…) afferra il lettore e lo porta per mano attraverso le traversie di un rapporto morboso e coinvolgente (…)  ecc. ecc.”, cose di questo genere.

La stessa cosa accade nel cinema, nella musica e nella TV. E’ il produttore/editore a creare il best seller, e la conseguenza è che alla fine la gente lo compra. Solo in seguito a questa manovra di comunicazione pubblicitaria si può dire che il libro è diventato un best seller.

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IL SECONDO MOTIVO

A dire il vero, per illustrare il secondo motivo oltre al denaro che muove queste dinamiche, c’è da fare un discorso a parte: esiste una vera e propria volontà di controllo delle menti collettive da parte di un ristretto gruppo di persone, ne ho parlato, per chi fosse interessato, nella Trilogia THE RUNE, il cui primo libro, I GIORNI PERDUTI, è uscito nel 2014. Ma sarà specialmente nel secondo libro che queste spiegazioni verranno approfondite e spiegherò vari altri aspetti oscuri al riguardo.the rune trilogy. i giorni perduti

Potete seguire il mio sito e la mia pagina Facebook e Google+ per le news relative. Non vi posso al momento dire di più, ma sappiate che il controllo è in atto da parecchio tempo e sta raggiungendo un’efficacia mai sperimentata prima.

Vi convincono di cose che non esistono e anche di eventi che non sono mai accaduti, mediaticamente creati dal nulla, ma questo è un discorso troppo lungo per cui vi rimando ai GIORNI PERDUTI e agli altri della serie dove posso finalmente spiegare cose che risulterebbero pericolose dette e scritte su un supporto mediatico come questo. Un romanzo può essere preso come un romanzo, ma se faccio nomi ed eventi precisi su Facebook o Google+ le conseguenze per chi scrive diventano pericolose. Anche se si tratta di storia e di informazioni assolutamente vere.

Ad ogni modo, per fortuna in libreria e on line ci sono molti bravi autori e bisogna scegliere con attenzione ma si trovano anche tante bellissime cose. Ad esempio io amo Clive Cussler, ma anche il Tom Clancy e il Patrick Robinson dei primi tempi, per le spettacolari trame d’azione e le descrizioni di tecnologie militari e tecnologiche, in parte James Rollins per l’avventura pura in stile americano, con vari misteri storici connessi. Clive Cussler non mi mai deluso, come Ludlum o Patterson. Sono solo un esempio di bravi autori che hanno venduto decine (in alcuni casi centinaia…) di milioni di copie in tutto il mondo con buoni romanzi senza concentrarsi su scene di violenza, sesso o spiritismo, nella stragrande maggioranza dei loro libri non trovate una riga su queste cose, eppure hanno venduto più di tutti gli altri. Lo stesso discorso si può fare per Dan Brown, pur con la sua propensione verso l’occulto e la pseudostoria. Sto parlando degli autori più letti nel mondo.

Perché?

Certo, non sto parlando in questo momento di alta letteratura, sto parlando di romanzi commerciali. E questi autori sono quelli che piacciono a me, ma ce ne sono tanti altri. A voi senz’altro piaceranno altri autori. In questo ambiente c’è ampio spazio per tutti e per tutti i gusti.

IN CONCLUSIONE, QUAL’E’ ORA LA VOSTRA OPINIONE?

Tirando le fila di questo discorso che era doveroso in quanto moltissimi lettori non hanno alcuna idea di questo circolo vizioso, NON E’ AFFATTO NECESSARIO abbassare il livello di un libro concentrandosi sui bassi istinti dell’uomo per vendere, ANZI, E’ VERO IL CONTRARIO, ma dietro a questi meccanismi ci sono dei piani precisi.

Se un libro è veramente bello, prima o poi troverà qualcuno disposto a pubblicarlo, anche se in Italia, in questo momento, la situazione editoriale è un vero dramma e molte case editrici si trovano in enormi difficoltà anche solo per sopravvivere.

NBCI grossi gruppi stanno assorbendo i piccoli e cercheranno di schiacciare tutti gli altri e imporre sempre più le dinamiche di cui abbiamo parlato; la situazione non è facile neppure all’estero, anche se specialmente in ambito anglofono, c’è ancora spazio per chiunque sia bravo.

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In definitiva i media sono fondamentalmente nelle stesse mani di chi governa da dietro le quinte, se fate qualche piccola ricerca in rete troverete che tutti i più grandi media americani, dai settimanali/quotidiani alle maggiori reti TV e cinema, sono di proprietà dei più importanti finanzieri (banchieri) del mondo, le stesse grandi famiglie che stanno dietro alla politica americana e che guidano quella internazionale, in Italia un esempio è Berlusconi/Mondadori.

Il fatto è che c’è ancora moltissimo da dire, perché esiste un piano preciso e hanno percorso già gran parte delle tappe, ma non posso espormi qui, per cui vi rimando alla trilogia THE RUNE.

Sono curioso di sapere cosa ne pensate al riguardo, vi va di inserire qualche commento?

Grazie, come sempre, di avermi seguito fin qui,

Pierluigi

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